Wojtyla Karol – Papa Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II, pontefice che ha traghettato la Chiesa Cattolica verso il Terzo Millennio attraverso una politica del dialogo con istituzioni e esponenti religiosi di tutto il mondo. Papa dalle larghe vedute, dedicatosi ai giovani e alla continua ricerca del contatto e dello scambio.
Karol Józef Wojtyła, nacque il 18 maggio 1920 a Wadowice, figlio di Emilia, Kaczorowska e di Karol Wojtyła senior ex-ufficiale dell’esercito asburgico, ultimo di tre figli.
La gioventù del giovane Wojtyla fu presto segnata dalla tragica invasione nazista della Polonia e dallo scoppio della II Guerra Mondiale.
Durante quegli anni difficili, Wojtyla, riuscì però a trovare la propria vocazione, divenendo sacerdote nel 1946 a Cracovia e in seguito nel 1958 papa Paolo VI lo nominò arcivescovo di Cracovia.
Sia come vescovo prima che come arcivescovo, Wojtyła partecipò al Concilio Vaticano II, contribuendo ai documenti alla stesura della Dignitatis Humanae e della Gaudium et Spes, documenti storici tra più importanti del concilio.
Eletto Papa nell’ottobre 1978, in seguito alla prematura scomparsa di Papa Luciani, Giovanni Paolo II è stato spesso indicato come un pontefice aperto, moderno, in grado avvicinare la Chiesa Cattolica al mondo dei giovani.
Fu durante il 1984, l’Anno internazionale della Gioventù indetto dall’ONU, che il Papa estese ai giovani l’invito per un evento importante: l’incontro a Roma del 31 marzo 1985, che segnò l’istituzione delle Giornate Mondiali della Gioventù.
In qualità di Capo della Chiesa Cattolica, compì 104 viaggi in tutto il mondo, abbracciando una politica di dialogo tra i più influenti leader religiosi e contribuendo a creare un clima di distensione.
Pontefice stimato anche dal mondo della politica internazionale e italiana, ha incontrato personalità quali: il Senatore Giulio Andreotti e il Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Scomparso il 2 Aprile 2005 in seguito al peggioramento delle sue condizioni cliniche, la morte di Papa Wojtyla unì il mondo Cattolico ancora una volta nel segno della commozione e della fede.